lunedì 22 ottobre 2012

Fame d'aria

"Machì va sempre pègg" brontolava la signora anziana. Una signora la cui occupazione quotidiana pressocché esclusiva è di percorrere il tragitto casa-chiesa-casa. Per andare a messa si penserà. 

A volte magari, ma ogni volta che suonano le campane è un must andare a vedere "chi sarà mòrt stavolta".
Afferrata la notizia si mettono in moto le rotative ed esce il Gazzettino.

E' una zona, questa dove vivo, che uso sempre dire "dimenticata dal tempo e dall'amministrazione comunale". Da piccolo mi aspettavo di veder spuntare fuori da dietro qualche albero un dinosauro come nel vecchio film "Viaggio al centro della terra". Pensavo che sì, qui da noi ancora potrebbero esistere.

Persino le persone, rinchiuse dentro casa anche quando sono in giro a fare compere , le vedevo sospese in una sorta di zona franca del tempo, sospese tra il presente ed il passato remoto.

Eppure certe cose non ce le eravamo fatte mancare.
Droga, alcool, bulli e disgrazie. In quel senso eravamo comunque al passo coi tempi.
Dovrei dire che siamo ancora al passo. Difatti nonostante la mia digressione il mio intento iniziale era proprio quello di parlare di una delinquenza che sembra accanirsi da un po' di tempo proprio in questa zona.

Incendi appunto, furti sempre più frequenti e sfrontati, una ronda al contrario da parte di gente dall'atteggiamento tracotante.
Un politico leghista di questa città si è subito buttato nella più scontata delle spiegazioni del fenomeno che per un giorno ha goduto della notorietà da locandina per edicolanti: la città di Xxxx si è riempita di napoletani.

Fatto sta che è passato un periodo che ad ogni latrato non potevo fare a meno che di andare a vedere da dietro le tende delle mie finestre qualche possibile movimento sospetto. Anche gli allarmi anti-intrusione che qualcuno ha visto bene di installare ogni tanto si attivavano da soli accrescendo questa "paura".

Le forze dell'ordine sembrano avere delle mappe cittadine mancanti di alcune zone, provate ad indovinare quali. Se passano passano solo di giorno, quando li chiami hanno sempre una macchina "fuori", come i vigili dopo un incidente, e quando arrivano passa almeno mezz'ora.
Naturalmente non mancarono di farci la ramanzina quando anni fa, qualcuno entro in casa durante la notte e rubò il mio stipendio incassato solo il giorno prima.
Eravamo stati imprudenti, dissero. Del resto non valeva la pena nemmeno fare dei rilevamenti... nessuna impronta di scarpe ad una prima vista, nemmeno lanciare un'occhiata nelle zone dove i ladri potrebbero aver avuto accesso.
"Saranno stati sicuramente degli albanesi" - dissero.
"Ma del resto cosa ci si può aspettare ? Questo governo fa entrare tutti - c'era Prodi allora - e poi una volta qua, vanno a rubare. Noi li mettiamo dentro eh, però escono il giorno dopo e le leggi le conoscono meglio di noi! Eeeh, se si facesse come dico io..."

Ero incazzato per il mese senza soldi e per quella faccia da "sò tutto io" in divisa che però era arrivata con una calmissima sollecitudine.

Pensavo: sempre a dire che escono il giorno dopo, CHE LI FANNO USCIRE il giorno dopo, 'iartirne fòra. MA PERCHE' ? Ce lo chiediamo mai questo ?
In base a cosa accadono queste cose ?
La risposta più logica sarebbe ammettere che esistono delle leggi che permettono di farlo. Esistono degli avvocati che, per lavoro, devono come minimo cercare di ottenere l'ottenibile, nel rispetto della legge vigente, qualsiasi beneficio possibile per i propri clienti.
Alla fine a che serve che chi ha intenzione di delinquere conosca a menadito il codice penale ?

La domanda successiva, che poi è quella che ho posto a chi si lamentava della mancata comminazione di pene esemplari, diventa automaticamente:
"in Italia - ed altrove anche - chi è preposto a legiferare ?"
Ok non ho usato questi termini con la signora, ho chiesto semplicemente: "ma chi è che deve fare le leggi ? o chi è che non le fa e dovrebbe allora ?"

Inutile dire che la risposta è stata: "sì sì.. pro si j tenesre dentra quand j prèndne..." [sì, però se li tenessero dentro quando li prendono...].


In un libro lessi: quando la trovarono respirava ancora...

Nessun commento:

Posta un commento